2018? IL SOGNO SI CHIAMA PALAVIRTUS
Un sorriso per salutare il passato, un fuoco negli occhi per accogliere il futuro. La Virtus Desenzano Basket si incammina verso la chiusura di un 2017 ricco di soddisfazioni e di cambiamenti con la fretta di chi attende trepidante un domani che potrebbe racchiudere un sogno: il primo palazzetto dello sport di Desenzano del Garda. Un passo per volta A tracciare il bilancio del 2017 e gettare il guanto di sfida per la nuova annata è la punta della piramide Virtus: il presidente Marco Berlanda. "Si chiude un anno molto positivo per la nostra società, confermare i successi che otteniamo ogni stagione con le giovanili non è mai semplice e sono felice di essere di nuovo qui a parlarne. Con le giovanili, un po´ a sorpresa, abbiamo mancato il Gold solo con l´Under 16, mentre tutte le altre formazioni hanno centrato il prestigioso obiettivo, tra cui l´Under 18 che negli anni è sempre stato il nostro tabù. Il lavoro delle scorse annate sui gruppi più giovani ha dato i propri frutti e ora anche il primo serbatoio della prima squadra è in Gold: un vero orgoglio". Per la prima squadra, retrocessa alla fine della scorsa stagione, è stato invece un 2017 ricco di cambiamenti. "Anche con loro abbiamo compiuto un percorso, una scelta ponderata di ripartire dal fondo per dare spazio ai nostri ragazzi e risalire, eventualmente, grazie al loro contributo. Le risposte fino ad ora sono state molto positive, a prescindere dalla classifica (comunque buona, ndr), hanno buone individualità che il coach sta facendo venire a galla. Naturalmente sono ragazzi e ogni tanto hanno bisogno di una "messa in riga". Ma a parte questo possiamo toglierci tante soddisfazioni: al ritorno abbiamo qualche sconfitta di troppo da vendicare". Clamorosi, come orami da diversi anni, i numeri di iscritti che la Virus Desenzano mette a referto ogni anno, confermandosi realtà di primissimo piano a livello provinciale, e forse qualcosa oltre, per il mondo della palla a spicchi giovanile. "I nostri ragazzi sono tantissimi – conferma il presidente – oltre trecento. Cosa ci serve per crescere ancora? Adesso ve lo spiego". Sognando il PalaVirtus Quella di un palazzetto dello sport desenzanese è una battaglia storica, intrapresa dalla Virtus Desenzano da diversi anni (più di venti ormai), ma mai volta al meglio; nessuna amministrazione è riuscita a mettere mano al bilancio comunale per realizzare questo piccolo sogno gardesano, lasciando la seconda realtà più popolosa della provincia di Brescia senza uno spazio dedicato allo sport. Una battaglia che potrebbe vivere nel 2018 un nuovo importantissimo atto, come spiega Berlanda: "E´ da tempo immemore che chiediamo la realizzazione del palazzetto alle varie amministrazioni che si sono susseguite, trovando sempre la porta chiusa. Cosa è cambiato ora? Siamo cambiati noi, la pazienza sta finendo e avendo bisogno di una struttura (anche modesta, ndr) di questo tipo, abbiamo iniziato ad informarci e ragionare nero su bianco, facendo realizzare un vero e proprio progetto di massima". L´area individuata, in accordo anche con il Comune, è lo spazio adiacente al pattinodromo (Rivoltella) e non si tratterebbe di un vero e proprio palazzetto dello sport, ma di una tensostruttura con circa 300 posti a sedere e spogliatoi in muratura. "Una struttura di questa tipo, da preventivo, costa poco meno di 500 mila euro (450 mila, ndr) e sarebbe sufficiente a farci compiere uno strepitoso salto di qualità per i giovani e i più grandicelli. Il Comune non si è detto disposto a racimolare tanto, ma noi non demordiamo e siamo alla ricerca di sponsor, imprenditori, grandi aziende che volessero compiere con noi questo grande passo. Se da un lato si tratta di una cifra importante, dall´altro sono "briciole" rispetto ai costi di un vero e proprio palazzetto e sono fiducioso nel trovare auto in questa impresa. Tra le ipotesi che abbiamo valutato c´è anche un azionariato popolare, con piccoli mutui di poche migliaia di euro spalmati su tot persone (che equivarrebbero a pochi euro al mese per qualche anno, ndr), ma è vergognoso come un comune come Desenzano del Garda debba abbassarsi a questo per avere una struttura dedicata allo sport, spero che l´Amminisrazione trovi la forza per ripensarci e nel frattempo raccolgo le "nostre" forze: la strada è tracciata, ora dobbiamo percorrerla".
scritto da GardaWeek
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