ENRICO, L´IMPEGNO CONTINUA
Dopo un apprendistato nelle nostre giovanili, Enrico Ferrari da tre stagioni è il coach della prima squadra Virtus. Ci sembra giusto lasciare spazio proprio a lui, artefice della salvezza, nell´ultima intervista della stagione sportiva.
D: Un bresciano purosangue a Desenzano. Non per farci i fatti tuoi, ma cosa ti ha portato sulle sponde del lago? Se fossi un pensionato, magari risponderesti "il clima"...
R: Per non scatenare le ire dell´editore che ha acquistato l´esclusiva della vicenda, mi è vietato fare anticipazioni. Leggete "Chi" del prossimo mese e saprete tutto! Posso solo dire che son casi della vita, e del resto a Desenzano si vive molto meglio...
D: Veniamo a noi, cioè al basket. Appena preso il patentino di allenatore, la Virtus (stagione 2005-06) ti ha affidato la gestione dei ragazzi del ´92. Moltissimi di loro sono ancora nel giro, alcuni ormai alle soglie della prima squadra. Qualche considerazione sui tuoi "vecchi" ragazzi?
R: Certo, come fisico e´ indiscutibile che sono cresciuti molto, come tecnica dovrei riaverli sotto le mie cure per poter giudicare i loro miglioramenti... .Tengo a precisare che essendo la nostra societa´ "autoctona" dobbiamo crearci i giocatori in casa, quindi dipende solo da loro e dalla passione che ci mettono l´approdo futuro in prima squadra.
D: Nel 2006-07, pur conservando la panchina giovanile, ti viene affidata anche la prima squadra, appena uscita dal ciclone estivo che l´aveva vista autoretrocessa in Seconda Divisione...
R: Sono orgoglioso di aver guidato quel manipolo di giocatori che con passione e dedizione ha risposto pienamente alle mie richieste. Il gruppo iniziale comprendeva "ragazzi" anche con esperienza di campionati superiori, il che ci ha permesso di raggiungere con un po´ di fortuna l´obiettivo della promozione dalla seconda alla prima divisione.
D: Insomma, centro al primo tentativo. E centro anche nelle due stagioni successive, in Prima Divisione. La salvezza era il massimo cui si potesse aspirare, con questo gruppo?
R Tenendo presente che per una scelta societaria si e´ deciso di puntare su giovani con scarsa o nessuna esperienza nei campionati seniores, messi spesso di fronte a vecchie volpi del parquet, il risultato acquisito mi sembra piu´ che buono. Mi resta un po´ di rammarico per le prestazioni altalenanti di questo ultimo periodo, frutto soprattutto della tendenza tipica dei giovani a non essere costantemente concentrati. Comunque nel complesso credo si sia creato un ottimo gruppo molto legato, dove nessuno cerca di essere una prima donna, insomma tutti per uno uno per tutti!
D: E veniamo ai programmi futuri. Sappiamo della tua disponibilità anche per l´anno prossimo, nonostante i tuoi mutati impegni di lavoro. La squadra, che purtroppo perderà Boscarino e Pinzoni per motivi di studio, va rivista e rinforzata? E per quanto riguarda le giovanili, come risponderesti ad una eventuale nuova chiamata?
R: Sono dell´idea che il gruppo deve essere confermato in blocco. La perdita di Boscarino e Pinzoni e´ sicuramente grave ma gia´ quest´anno abbiamo sopperito alle assenze di vari elementi: del resto si è dovuto adottare un turn-over "scientifico" visto che il gruppo era composto da 15 giocatori di pari livello, e come ben sapete a referto ne possono andare solo 10. .A mio avviso quest´anno il team ha preso coscienza della sua potenzialita´ e sa perfettamente dove vuole e può arrivare il prossimo, mantenendo al timone della barca Virtus il sottoscritto. Per quanto riguarda le giovanili, compatibilmente con gli impegni di lavoro non escludo nulla, ma il mio obiettivo primario e´ continuare il progetto iniziato tre anni fa con la prima squadra. Colgo l´occasione a me data (a proposito, ormai non speravo più di essere intervistato dal Dragons´, bibbia di tutti i magazines: solo per questo mi sono "svenduto" a "Chi"...) per ringraziare tutti coloro che in questi anni mi hanno "sopportato": dai giocatori, con i quali ho un feeling splendido, ai dirigenti agli assistenti agli allenatori ai genitori e la mia intenzione e´ quella di restare nel mondo Virtus ancora per parecchio tempo!!!
scritto da la redazione di Dragons´ Magazine
D: Un bresciano purosangue a Desenzano. Non per farci i fatti tuoi, ma cosa ti ha portato sulle sponde del lago? Se fossi un pensionato, magari risponderesti "il clima"...
R: Per non scatenare le ire dell´editore che ha acquistato l´esclusiva della vicenda, mi è vietato fare anticipazioni. Leggete "Chi" del prossimo mese e saprete tutto! Posso solo dire che son casi della vita, e del resto a Desenzano si vive molto meglio...
D: Veniamo a noi, cioè al basket. Appena preso il patentino di allenatore, la Virtus (stagione 2005-06) ti ha affidato la gestione dei ragazzi del ´92. Moltissimi di loro sono ancora nel giro, alcuni ormai alle soglie della prima squadra. Qualche considerazione sui tuoi "vecchi" ragazzi?
R: Certo, come fisico e´ indiscutibile che sono cresciuti molto, come tecnica dovrei riaverli sotto le mie cure per poter giudicare i loro miglioramenti... .Tengo a precisare che essendo la nostra societa´ "autoctona" dobbiamo crearci i giocatori in casa, quindi dipende solo da loro e dalla passione che ci mettono l´approdo futuro in prima squadra.
D: Nel 2006-07, pur conservando la panchina giovanile, ti viene affidata anche la prima squadra, appena uscita dal ciclone estivo che l´aveva vista autoretrocessa in Seconda Divisione...
R: Sono orgoglioso di aver guidato quel manipolo di giocatori che con passione e dedizione ha risposto pienamente alle mie richieste. Il gruppo iniziale comprendeva "ragazzi" anche con esperienza di campionati superiori, il che ci ha permesso di raggiungere con un po´ di fortuna l´obiettivo della promozione dalla seconda alla prima divisione.
D: Insomma, centro al primo tentativo. E centro anche nelle due stagioni successive, in Prima Divisione. La salvezza era il massimo cui si potesse aspirare, con questo gruppo?
R Tenendo presente che per una scelta societaria si e´ deciso di puntare su giovani con scarsa o nessuna esperienza nei campionati seniores, messi spesso di fronte a vecchie volpi del parquet, il risultato acquisito mi sembra piu´ che buono. Mi resta un po´ di rammarico per le prestazioni altalenanti di questo ultimo periodo, frutto soprattutto della tendenza tipica dei giovani a non essere costantemente concentrati. Comunque nel complesso credo si sia creato un ottimo gruppo molto legato, dove nessuno cerca di essere una prima donna, insomma tutti per uno uno per tutti!
D: E veniamo ai programmi futuri. Sappiamo della tua disponibilità anche per l´anno prossimo, nonostante i tuoi mutati impegni di lavoro. La squadra, che purtroppo perderà Boscarino e Pinzoni per motivi di studio, va rivista e rinforzata? E per quanto riguarda le giovanili, come risponderesti ad una eventuale nuova chiamata?
R: Sono dell´idea che il gruppo deve essere confermato in blocco. La perdita di Boscarino e Pinzoni e´ sicuramente grave ma gia´ quest´anno abbiamo sopperito alle assenze di vari elementi: del resto si è dovuto adottare un turn-over "scientifico" visto che il gruppo era composto da 15 giocatori di pari livello, e come ben sapete a referto ne possono andare solo 10. .A mio avviso quest´anno il team ha preso coscienza della sua potenzialita´ e sa perfettamente dove vuole e può arrivare il prossimo, mantenendo al timone della barca Virtus il sottoscritto. Per quanto riguarda le giovanili, compatibilmente con gli impegni di lavoro non escludo nulla, ma il mio obiettivo primario e´ continuare il progetto iniziato tre anni fa con la prima squadra. Colgo l´occasione a me data (a proposito, ormai non speravo più di essere intervistato dal Dragons´, bibbia di tutti i magazines: solo per questo mi sono "svenduto" a "Chi"...) per ringraziare tutti coloro che in questi anni mi hanno "sopportato": dai giocatori, con i quali ho un feeling splendido, ai dirigenti agli assistenti agli allenatori ai genitori e la mia intenzione e´ quella di restare nel mondo Virtus ancora per parecchio tempo!!!
scritto da la redazione di Dragons´ Magazine