LUCA, E´ UN ARRIVEDERCI
Luca Rossi è uno dei soci fondatori della nostra società. La sua carriera di allenatore, sempre fedele alla Virtus, inizia nella stagione 2001-02. Da due anni guida il gruppo ´95, che ha appena concluso il campionato Under 14.
D: Primi passi come allenatore a fianco di Guido Bussi, che era stato tuo coach ai tempi del Basket Desenzano. Parlaci un po´ di quel periodo eroico, come giocatore...
R: Addirittura da giocatore? Di tempo ne è passato tanto e troppo velocemente, comunque allora si voleva solo giocare e stare in palestra, dando sempre il massimo come da insegnamento di coach Guido (per me un grande!). Ma ricordo anche che sul campo ci ho lasciato due ginocchia, comunque è stato un bellissimo periodo...
D: Nel 1995 viene fondata la Virtus, e tu fai parte di quel gruppo di amici con la passione per il basket...
R: Sì è vero, la passione per il basket ci ha dato la possibilità di stare insieme giocando, divertendoci, a volte pure incazzandoci ma poi sempre, finito l´allenamento, col sorriso si andava a mangiare un panino e a bere una birra. Penso che questo sia lo spirito giusto!
D: Ed eccoci al tuo passaggio in panchina. Nel 2002-03 ti viene affidato il gruppo 1990, oggi alcuni di quei tuoi ragazzi giocano in prima squadra!
R: Che fortuna ho avuto! Penso che come inizio non potessi chiedere di meglio: ragazzi con tanta voglia di fare, e soprattutto con tanta testa. Non avevo dubbi che Alberto, Marco e Ivan sarebbero stati il presente e il futuro della Virtus, però un piccolo rimpianto ce l´ho: per me altri due o tre componenti di quel bellissimo gruppo sarebbero stai buoni per la prima squadra. Vivo ancora una bella situazione: se ci sono dei problemi, con il basket o anche di altro genere, i ragazzi con un colpo di telefono si fanno sentire. Almeno sul piano umano ho fatto bene, sul piano "sportivo" si può sempre fare meglio...
D: Dopo un anno sabbatico per la nascita di tua figlia, eccoti di nuovo alle prese con una promettente "covata". Puoi già stilare un bilancio di queste due stagioni con loro?
R Mi viene difficile fare un bilancio. Come obiettivo a questa età mi ero proposto che i ragazzi imparassero i fondamentali: come usarli, perché usarli, quando usarli e come sfruttarli in un insieme di squadra, e questo è stato fatto. Ma la diversità di livello tra i ragazzi non ha permesso una costante crescita, inoltre nel gruppo ci sono delle personalità molto forti che influiscono sulle scelte degli altri. Penso comunque che ci siano dei giocatori futuribili, facciamoli crescere e maturare con calma. Non voglio dimenticare un grazie ad Andrea per la sua preziosa collaborazione. :
D: E siamo arrivati alla domanda che più ci preoccupa. Si intensificano le voci di un tuo possibile abbandono a fine stagione. Ci puoi rassicurare in tal senso, o darci in anteprima una dichiarazione ufficiale?
R: Sì, la notizia era nell´aria, e qui la posso confermare. Non potendo assicurare una presenza costante mi prenderò almeno una stagione di "riposo". Ma col cuore e quando servirà sarò sempre presente, nella grande famiglia Virtus!
scritto da la redazione di Dragons´ Magazine
D: Primi passi come allenatore a fianco di Guido Bussi, che era stato tuo coach ai tempi del Basket Desenzano. Parlaci un po´ di quel periodo eroico, come giocatore...
R: Addirittura da giocatore? Di tempo ne è passato tanto e troppo velocemente, comunque allora si voleva solo giocare e stare in palestra, dando sempre il massimo come da insegnamento di coach Guido (per me un grande!). Ma ricordo anche che sul campo ci ho lasciato due ginocchia, comunque è stato un bellissimo periodo...
D: Nel 1995 viene fondata la Virtus, e tu fai parte di quel gruppo di amici con la passione per il basket...
R: Sì è vero, la passione per il basket ci ha dato la possibilità di stare insieme giocando, divertendoci, a volte pure incazzandoci ma poi sempre, finito l´allenamento, col sorriso si andava a mangiare un panino e a bere una birra. Penso che questo sia lo spirito giusto!
D: Ed eccoci al tuo passaggio in panchina. Nel 2002-03 ti viene affidato il gruppo 1990, oggi alcuni di quei tuoi ragazzi giocano in prima squadra!
R: Che fortuna ho avuto! Penso che come inizio non potessi chiedere di meglio: ragazzi con tanta voglia di fare, e soprattutto con tanta testa. Non avevo dubbi che Alberto, Marco e Ivan sarebbero stati il presente e il futuro della Virtus, però un piccolo rimpianto ce l´ho: per me altri due o tre componenti di quel bellissimo gruppo sarebbero stai buoni per la prima squadra. Vivo ancora una bella situazione: se ci sono dei problemi, con il basket o anche di altro genere, i ragazzi con un colpo di telefono si fanno sentire. Almeno sul piano umano ho fatto bene, sul piano "sportivo" si può sempre fare meglio...
D: Dopo un anno sabbatico per la nascita di tua figlia, eccoti di nuovo alle prese con una promettente "covata". Puoi già stilare un bilancio di queste due stagioni con loro?
R Mi viene difficile fare un bilancio. Come obiettivo a questa età mi ero proposto che i ragazzi imparassero i fondamentali: come usarli, perché usarli, quando usarli e come sfruttarli in un insieme di squadra, e questo è stato fatto. Ma la diversità di livello tra i ragazzi non ha permesso una costante crescita, inoltre nel gruppo ci sono delle personalità molto forti che influiscono sulle scelte degli altri. Penso comunque che ci siano dei giocatori futuribili, facciamoli crescere e maturare con calma. Non voglio dimenticare un grazie ad Andrea per la sua preziosa collaborazione. :
D: E siamo arrivati alla domanda che più ci preoccupa. Si intensificano le voci di un tuo possibile abbandono a fine stagione. Ci puoi rassicurare in tal senso, o darci in anteprima una dichiarazione ufficiale?
R: Sì, la notizia era nell´aria, e qui la posso confermare. Non potendo assicurare una presenza costante mi prenderò almeno una stagione di "riposo". Ma col cuore e quando servirà sarò sempre presente, nella grande famiglia Virtus!
scritto da la redazione di Dragons´ Magazine